“Mi hanno chiamato Pietro…sono uno dei primi rondoni che dai luoghi di svernamento africani è partito in risalita , per la dannata e incontenibile nostalgia di ritornare al “suo nido”! I forti venti del deserto spingevano la sabbia del Sahara oltre le coste del Mediterraneo e ho viaggiato con molta fatica, mentre talvolta mi si annebbiava la vista…ma io ero abbastanza forte e il mio “generoso” peso e le mie ali lunghe e perfette mi hanno aiutato a percorrere la lunga rotta, ormai resa sempre più difficile e perigliosa ad ogni arrivo di primavera ..ho attraversato gli appennini, dove venti di burrasca e acquazzoni mi remavano contro…salivo sempre piu in alto, sopra le nuvole, ma era difficile trovare cibo a sufficienza e non potevo riposare ..ma ecco, oggi dopo una notte di pioggia e temporali, vedo sorgere il sole e conosco bene il percorso per ritrovare il mio nido!..accelero, pregustando il mio arrivo, il mio riposo ..nell’ attesa di colei che presto mi raggiungerà, come sempre, alla data e in un appuntamento mai scritto…
Ma quando ero ad un battito d’ali dalla tanta agognata meta, ecco che un muro di cemento ostruisce l’ingresso di quella piccola fessura che era l’ingresso della “mia casa”! Rallento la corsa, sbatto e rimbalzo e..una finestra aperta e una veloce virata mi porta dentro la casa degli umani, dove ho un atterraggio di emergenza…pochi passi con le mie zampette ridicole e corte e mi fermo, quasi aggrappandomi ad un tappeto…ma cosa è successo? Sono un po’ stordito… una mano delicata mi raccoglie…io vorrei chiedere, gridando, dove mi trovo e dove è il mio nido..ma non il piu piccolo suono esce dalla mia gola! Sono molto spaventato e forse un po’ contuso…
Vengo trasportato in un posto dove mani gentili mi accarezzano e mi consolano e mi danno da bere e da mangiare…ma adesso sono molto stanco ed ho solo bisogno di riposare…”
Ci siamo immaginati così oggi l’ arrivo del primo rondone dell’anno, umanizzando l’episodio accaduto al povero Pietro, chiamato cosi in ricordo e apprezzamento di chi lo trovato e soccorso!
In breve, il suo nido, causa ristrutturazioni al tetto, è andato perso, ma i proprietari erano ignari della condivisione con questo speciale inquilino! Cosi, adesso ben 2 nidi , offerti da ” Liberi di volare odv”, come piccoli ” residence”, verranno immediatamente posizionati per ridare “casa” al nostro piccolo, forte, impavido combattente!..la sua compagna starà per arrivare e dobbiamo essere veloci..ma vi racconteremo il seguito e speriamo che tutto è bene quel che finisce bene! Intanto, speriamo che Pietro si riprenda prestissimo, così verrà inanellato e rilasciato al suo cielo e alla sua amata e forse non ricorderà più questa terribile avventura!✌💪
Potrà sembrare una storia banale, come tante, già raccontata, ma ogni piccola anima è un universo a se’ e mai uguale alle altre! E puòessere di esempio per altre storie simili..rispettiamo questa natura e ripariamo i danni, anche quelli inconsapevoli…questa è sensibilità, civiltà e senso civico!
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